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RIFIUTI ZERO: l' altra risposta per la soluzione energetica.

FOCUS LIFEGREEN > LIVELLO 21

Compostaggio: i 13 sistemi più innovativi
...Il compostaggio, e cioè quel particolare processo mediante il quale è possibile ricavare dei fertilizzanti 100% naturali e di altissima qualità, attraverso la decomposizione dei rifiuti organici, scarti alimentari e vegetali. Oggi attraverso questa operazione di riciclo è possibile ottenere un compost prezioso, molto importante per l’agricoltura biologica ma anche per il nostro giardino.
I sistemi che abbiamo a disposizione sono molteplici e adatti a ogni esigenza: esistono compostiere sia da interni che da esterni, manuali o automatiche, adatte al compostaggio domestico o addirittura a quello comunitario. Ma vediamo quali sono le ultime novità del momento....ecco nel dettaglio i vari sistemi....


Riciclato a tutti i costi. Il vetro si scopre eco

I sostenitori della raccolta differenziata hanno un alleato prezioso: l’industria del vetro. Già, perchè bottiglie e bicchieri hanno una caratteristica pressochè unica: possono essere riciclati un numero infinito di volte, senza perdere le proprie caratteristiche. In sostanza, da una bottiglia può rinascere un’altra bottiglia, del tutto identica alla precedente. Non solo, il vetro riutilizzato fonde ad una temperatura, circa 1.000 gradi centrigradi, parecchio inferiore a quanto necessario, 1.600 gradi, per crearlo da materie prime vergini. Si realizza così un forte risprmio di queste ultime (sabbia, calcare e dolomite), di energia necessaria ad alimentare i forni, una riduzione considerevole delle emissioni di CO2 (-40%) e del volume di rifiuti prodotti. Fatti due conti, quindi, gli industriali del vetro hanno subito vestito la casacca di veri e propri ultras della differenziata.

Il sogno di
una città senza discariche

Seguire le orme di Gandhi, diventare “spazzini di se stessi” e ridurre quasi a zero i nostri rifiuti. Sembra un’impresa impossibile, eppure una strada c’è, molto più semplice del previsto e il sogno di una casa senza pattumiera e una città senza discarica, diventa realtà. Tutto grazie all’aiuto di un manuale....

Dal 19 giugno i rivenditori sono obbligati a ritirare gratuitamente gli apparecchi elettrici ed elettronici usati (RAEE) se se ne acquistano di nuovi dello stesso tipo (ritiro 1 a 1)

Le città di transizione che rispettano l’ambiente

Qualche estate fa, mentre pulivo tra i tavoli all’aperto di un ristorante dove facevo il cameriere, il proprietario mi disse “attento anche alle cicche nel giardino, che quella roba rimarrà lì anche cent’anni dopo la nostra morte.”
“Non solo le cicche di sigaretta”, pensai “ma anche le
plastiche da imballaggio, le batterie per auto, i rifiuti industriali e via discorrendo.”Più ci ragionavo più sembrava che la situazione fosse senza via d’uscita. Ma forse una soluzione c’era (e c’è). Rob Hopkins, 43enne inglese esperto di permacultura – cioè il metodo di progettazione agricola di insediamenti umani che imitano gli ecosistemi naturali – ragionava su questi stessi problemi (e a molti altri) già da parecchio tempo quando nel 2005, sulla base di un esperimento condotto per circa due anni in un college irlandese, fondò il movimento delle Transition Towns. ...


Paul Connett e la strategia Zero Rifiuti: progetto possibile
Paul Connet è l' inventore del
progetto Zero Rifiuti
Vedi il video sottotitolato in italiano

Vetro amico della salute
piace a sei italiani su dieci
L'Italia è il paese europeo che ricicla più vetro e i consumatori vorrebbero che un numero maggiore di alimenti fosse confezionato con questo materiale, considerato più "sano" ed ecologico. Presto un nuovo impianto a Frosinone per il trattamento del rottame proveniente dal riciclaggio


Sacchetti di plastica banditi, adesso andiamo oltre l”usa e getta”!

Con il primo gennaio 2011 è entrato in vigore il divieto di commercializzare i sacchetti di plastica e viene data agli esercizi commerciali la possibilità di esaurire le scorte a titolo gratuito per il cliente. Per il resto si brancola ancora nel buio considerata la mancata emanazione di decreti attuativi o di circolari informative che definiscano l'applicazione di eventuali sanzioni,...
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Rifiuti Zero (in inglese Zero Waste) è una strategia che si propone di riprogettare della vita ciclica delle risorse in modo tale da riutilizzare tutti i prodotti, facendo tendere la quantità di rifiuti da conferire in discarica allo zero. Il processo assomiglia al riutilizzo delle risorse fatto dalla natura.

Nell'industria questo processo coinvolge la creazione di attrezzature differenti da quelle utilizzate nella normale produzione capaci di rigenerare prodotti già utilizzati. Un esempio può essere il ciclo di una bottiglia di vetro per il latte. La risorsa iniziale è la sabbia silicica, la quale viene trasformata in vetro e successivamente in una bottiglia. La bottiglia viene riempita di latte e distribuita al consumatore. Al momento, i normali metodi di gestione dei rifiuti dispongono che la bottiglia venga gettata in discarica. Ma con il metodo Rifiuti Zero la bottiglia può essere affittata al momento dell'acquisto tramite un deposito, e viene riportata indietro dopo l'utilizzo. La bottiglia viene quindi lavata, riempita e rivenduta. L'unico materiale sprecato è l'acqua di risciacquo e l'energia utilizzata viene ridotta al minimo.

Rifiuti Zero può rappresentare un'alternativa economica al sistema dei rifiuti tradizionale, dove nuove risorse vengono continuamente utilizzate per rimpiazzare le risorse finite in discarica. Può anche rappresentare una importante alternativa per l'inquinamento visto che la discarica produce una quantità significante di inquinamento ambientale.

fonte wikipedia

Comuni italiani aderenti all innovativo progetto Rifiuti Zero (aprile 2011)
fonte Wikipedia

In ordine di grandezza per popolazione:

* La Spezia (SP)
* Capannori (LU),
primo comune italiano ad aderire.
* Somma Vesuviana (NA)
* Carbonia (CI)
* Boscoreale (NA)
* Sasso Marconi (BO)
* Seravezza (LU)
* Calcinaia (PI)
* Monte San Pietro (BO)
* Montignoso (MS)
* Aviano (PN)
* Colorno (PR)
* Vicopisano (PI)
* Porcari (LU)
* Forte dei Marmi (LU)
* Maiori (SA)
* Giffoni Sei Casali (SA)
* Collesano (PA)
* Monsano (AN)
* Corchiano (VT)
* Vinchio (AT)

10 passi verso rifiuti zero
(fonte www.rifiutizerocapannori)
1. separazione alla fonte
2. raccolta porta a porta
3. compostaggio
4. riciclaggio
5. riduzione dei rifiuti
6. riuso e riparazione
7. tariffazione puntuale
8. recupero dei rifiuti
9. centro di ricerca e riprogettazione
10. azzeramento rifiuti
Leggi il decalogo completo

La strategia rifiuti zero SOLUZIONE all' incenerimento
Prima di entrare nel merito ricordiamo come il metodo dell'incenerimento è una modalità sconveniente sia dal punto di vista salutare che da quello economico. Questo è stato dimostrato da numerosi studi effettuati da più esperti, tra i quali ricordo la Dott.ssa Patrizia Gentilini (qua la sua valutazione sull'impianto di Forlì) e Stefano Montanari, cui si devono gli studi sulle na noparticelle da 2,5 pm. Nulla si crea e nulla si distrugge,o meglio, come ricorda la legge di Lavoisier: "In una reazione chimica la somma delle masse dei reagenti è uguale alla somma delle masse dei prodotti". Tutto il materiale nocivo che quindi fuoriesce in minime parti, i pm 2,5 ed inferiori per l'appunto, sono destinati a depositarsi nei polmoni fino a formare dei tumori. Al confronto i pm 10 sono un aerosol. In seconda analisi queste nanoparticelle cui danno vita gli inceneritori, proprio per le loro dimensioni non hanno difficoltà a spostarsi per centinaia di km. Questo implica che di un inceneritore a Genova se ne possono rilevare le conseguenze anche fino a Torino, senza contare che le coltivazioni presenti presso un inceneritore di Genova risulterebbero contaminate ed il commercio degli alimenti, si sa non ha confini provinciali. Tutti noi paghiamo le conseguenze direttamente o indirettamente di questi fornai senza scrupoli.

Il primo passo per risolvere il numero dei rifiuti presenti consiste nella riduzione, ossia nell'evitare di immettere nel commercio eccessivi oggetti di consumo “usa e getta”. Questi, a parte gli utilizzi nel campo medico e sanitario, dovrebbero essere resi illegali, in quanto non ecologicamente sostenibili. Ridurre significa anche sovratassare ogni imballaggio in eccesso prodotto dalle aziende e puntare sui distributori alla spina, che in Piemonte attualmente sono già presenti in 7 centri commerciali. In secondo piano risulta fondamentale il riutilizzo degli oggetti di consumo, evitando appunto quelli “usa e getta” e dando spazio al trashware ed alla pratica del compostaggio, che è una tecnica che può essere adottata sia dal punto di vista domestico che industriale e consiste nell'ottenere fertilizzante naturale dagli scarti organici, vale a dire il 33% dei nostri rifiuti giornalieri. Su questo tipo di pratica un punto di riferimento è il Prof. Federico Valerio, uno dei maggiori esperti nazionali in chimica ambientale. Per completare il quadro c'è il riciclaggio, che per risultare efficiente deve essere operato come porta a porta. In Italia esistono realtà come quella di Novara, provincia di 102.000 abitanti, che in soli due anni è passata dal 32% di raccolta differenziata a superare il 68%.

Tutto questo è naturalmente solo un assaggio della “Strategia Rifiuti Zero” del Prof. Paul Connet, che tra l'altro è già stata adottata da numerose città sia Europee (anche in Italia) che extra europee, tra cui anche San Francisco, dove sono residenti 800.000 abitanti. In realtà questo è un tema che richiederebbe ben più di un post per essere spiegato approfonditamente, ma il succo consiste nel dimostrare che le alternative agli impianti di incenerimento esistono, sono valide sia economicamente che sanitariamente e permettono un incremento a livello occupazionale rappresentando l'unica strada percorribile per raggiungere una concreta sostenibilità ambientale ed energetica.

La classe politica che ritiene questi dispositivi, la soluzione per i rifiuti, dimostra di non saper gestire il bene pubblico, scegliendo una scorciatoia letale...anche per loro, in tutti i sensi.

INCENERITORI: ILLUSIONE DI BASSO LIVELLO

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