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NUCLEARE & co: no alla fissione nucleare, no alle scorie

FOCUS LIFEGREEN > NUKLEARE & co

La tratta delle scorie
Rifiuti nucleari: treni radioattivi tra Italia e Francia.

....«sappiamo che i treni possono sostare nelle stazioni vicino ai passeggeri. Un essere umano tollera circa 2 millisievert (mSv, l'unità di misura che si usa per le radiazioni) all'anno senza danni sostanziali al proprio organismo: a due metri di distanza, il treno emette 0,2 mSv/h mentre al contatto con gli imballaggi la radioattività salirebbe a 2 mSv/h»....

NOTA LIFEGREEN: le nuovi energie non mancheranno di svilupparsi. LIFEGREEN propone che questi paesi paghino una tassa mondiale come risarcimento danni per eventuali incidenti su scala planetaria.

Nonostante Fukushima la corsa al nucleare continua

Spagna: chiude centrale nucleare con reattore come Fukushima

La centrale doveva, in realtà, chiudere già nel 2009, allorché il ministro dell’Industria concesse una proroga di altri quattro anni. La società che la gestisce, ormai acquisita dall’italiana Enel, ha provato a ottenere una seconda proroga fino al 2019. L’incidente di Fukushima, avvenuto a un reattore estremamente simile a quello in questione, ha probabilmente suggerito alle istituzioni iberiche che invece era davvero arrivato il momento di “staccare la spina” – ed, in fondo, stiamo parlando di una centrale entrata in funzione nel 1971, quarant’anni fa.

Cosa hanno in comune Usa, Russia e Cina? Centrali nucleari a rischio!

Treni radioattivi, il nucleare che ‘resiste’ in Italia


VHTR
i reattori nucleari di IV generazione

Scorie nucleari, direttiva Ue per la costruzione di maxi bunker. Critici gli ambientalisti

...Ma secondo le associazioni ambientaliste, l’Europa non fa altro che spazzare sotto il tappeto la “polvere nucleare” delle sue 143 centrali. Inoltre la direttiva non mette al bando l’export delle scorie fuori i confini Ue. Battono le mani Ungheria e Bulgaria, che potranno continuare a mandare i loro rifiuti radioattivi in Russia, dove di certo non valgono le norme di sicurezze europee....(nota LIFEGREEN :Chernobil insegna)

Non c’è pace per il nucleare: in Belgio 27 incidenti nel 2010. In Giappone danni alle turbine e pezzi “spariti” a Tokai


Quirra, morire di guerra (senza la guerra)
nel paradiso Sardegna.

“E’ giusto che uno stipendio serva a pagare un funerale di prima classe?”. Queste parole le pronuncia don Gianni Cuboni, cappellano dell’ospedale di Muravera e sono riferite da Paolo Carta giornalista de L’Unione sarda al collega Ottavio Pirelli della Rai di Cagliari e autore del libro inchiesta Veleni in paradiso (Castelvecchi Rx euro 9,50), che ho letto tutto d’un fiato.

Chernobyl, l’esplosione che ha cambiato il mondo
26 aprile 2011
Il 26 aprile di venticinque anni fa si è verificato il più grave incidente nella storia del nucleare
Continua a leggere su:

Francia, il colosso nucleare Areva nei guai dopo il dietrofront globale sull’atomo

La società, fino a pochi mesi fa considerata solida e in ascesa, sconta l'effetto Fukushima, il referendum italiano e i ritardi nella costruzione del primo reattore Epr. Possibili 4mila licenziamenti. E le presidenziali francesi potrebbero aggravare la situazione se anche i francesi, da sempre votati al nucleare, dovessero sostenere una svolta anti-atomo

In prossimità di El Hierro, ora c’è anche il rischio radioattivo !!

NOTA LIFEGREEN: passi che non si debba arrestare la ricerca, d' accordo sull' inaffidabilità dell' attuale sistema Italia. Ma LIFEGREEN non vede le scorie radioattive in un futuro sostenible.

«Al referendum ho votato “sì”, anche se…». Intervista a Margherita Hack

«Il problema non è il nucleare, sono gli italiani a essere inaffidabili»: Margherita Hack, in un’intervista, spiega la propria posizione

Imprese nucleari
Le aziende tedesche contro la svolta anti-atomica di Merkel.

.....«Il suo governo non ha invece costruito alcun castello per aria, al contrario ha spianato la strada per un’intera nazione industriale verso l’era delle energie rinnovabili, prevedendo infrastrutture di trasporto e di raccolta dell’energia e misure concrete per l’aumento dell’efficienza, senza mettere in gioco sicurezza di approvvigionamento, difesa dell’ambiente e sostenibilità economica dell’energia». La cancelliera ha tirato fuori l’orgoglio cercando di trasmetterlo anche ai suoi amministratori locali: «Dobbiamo trasformare questa svolta in una storia di successo, dimostrando che non c’è contraddizione tra benessere economico e difesa dell’ambiente».


DA FUKUSHIMA AL DISARMO

SYDNEY – Mesi dopo il devastante terremoto e lo tsunami dell’11 marzo che hanno colpito il Giappone, il disastro ancora in corso agli impianti di Fukushima costituisce una tragedia umanitaria e impedisce le operazioni di recupero. I reattori danneggiati e le vasche per il combustibile esausto contengono circa dieci volte il combustibile nucleare presente nel reattore di Chernobyl esploso nel 1986. In tre reattori, il nocciolo si è sciolto, quasi certamente attraversando i recipienti del reattore; le strutture per il contenimento primario sono state perforate; le esplosioni hanno spazzato via il secondo contenitore (gli edifici); il rilascio di radioattività prosegue senza sosta e non è stato ripristinato il raffreddamento a circuito chiuso.
Più di 100.000 tonnellate di acqua altamente radioattive hanno inondato la struttura fino all’orlo, mentre l’acqua continua a essere gettata all’interno per prevenire emissioni ancora più massicce. Il combustibile esausto presente nelle piscine adiacenti a ciascun reattore, che contengono più radioattività dei reattori stessi, sono anch’esse state seriamente danneggiate, rilasciano radioattività e sono ancora senza il necessario raffreddamento. Il combustibile esausto al reattore 4 ha provocato il 15 marzo un’esplosione d’idrogeno e un incendio. Alla fine, una grossa quantità di radiazioni, su una scala comparabile a quella di Chernobyl, sono state rilasciate nell’aria, nell’acqua e nell’oceano. Ci saranno ancora fughe radioattive, probabilmente per anni....

Nucleare: "non s'ha da fà più"

di Lorenzo Sbaffi 27 maggio 2011


Ribellione nucleare

In mezzo alle risaie, cave e depositi nucleari. Non sono le contraddizioni del lontano Impero celeste, ma della provincia di Vercelli, avamposto storico del centrodestra che neanche un arresto per concussione dell’ex presidente provinciale del Popolo della libertà, Renzo Masoero, è riuscito a scuotere.

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